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lunedì 2 novembre 2015

Tips: Come Ballare nello Stile della Golder Era









Propongo in questo post alcuni suggerimenti per danzare nello stile della Golden Era.. L'epoca in cui è fiorito lo stile spettacolare della Danza del Ventre, grazie all'apertura del celeberrimo Casinò del Cairo e al grande Cinema Egiziano che lo ha divulgato.

Ma cosa caratterizza lo stile della danza nell'Epoca d'Oro della Danza Orientale? E perchè è così affascinante?

L'eleganza e la forza d'impatto della danzatrice sul palco è data non solo dai costumi e dalle acconciature impeccabili, ma anche da una precisa cifra stilistica che è la traccia di base della danza di questo periodo meraviglioso.

L'immagine in alto è uno schizzo veloce, ma si può intuire subito, anche senza didascalia, che si tratta di un disegno che propone la danza di quell'epoca.

Perchè?

La prima cosa che balza agli occhi, guardando l'immagine, è il diverso orientamento della testa rispetto al corpo: il corpo guarda da una parte e il viso è orientato nella direzione opposta.

Poi ci sono le spalle, che diventano protagoniste non solo per i movimenti, ma anche perchè creano un punto di forza per lo sguardo. Le spalle si avvicinano al viso e, al di sopra di esse si affaccia, con discrezione, lo sguardo della danzatrice, a valorizzare i movimenti dei fianchi.

Quindi i movimenti non sono quasi mai proposti direttamente all'audience, ma sono offerti con grazia, quasi timidamente... anche quelli più energici e di terra.

Il pubblico viene "affrontato" quasi sempre di fianco. Al pubblico si offre il fianco, fiduciosamente, non ci sono quasi mai posizioni aperte frontali....
 e quando non si offre il fianco e la posizione è "diretta" allora, con discrezione, lo sguardo si rivolge altrove..

La danza è frizzante, a tratti veloce, a tratti lenta, con cambi di velocità e di direzioni a sorpresa per il pubblico.. ma la danzatrice, anche quando improvvisa, segue regole compositive molto precise...
Cambi di pose, legate tra loro da transizioni e passi particolari, molti dei quali ormai (purtroppo) abbandonati...

Tahia Carioca e Samia Gamal sono state le grandi maestre della Danza Orientale. I loro passi, i movimenti, l'accompagnamento delle braccia, lo sguardo, l'interpretazione della musica hanno gettato le basi della cifra stilistica della Golden Era...
Altre grandi danzatrici, fino ai tempi più recenti, hanno personalizzato con grande successo i loro insegnamenti e a loro volta hanno fatto scuola...
L'Epoca d'Oro della Danza del Ventre ha ancora tantissimo da insegnarci...

Nel prossimo stage del 15 novembre 2015 approfondiremo questo studio attraverso la composizione di una coreografia nello stile della Golden Era, in particolare studieremo Tahia Carioca e Samia Gamal

(apri con facebook)



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Tips: Come Ballare nello Stile della Golder Era









Propongo in questo post alcuni suggerimenti per danzare nello stile della Golden Era.. L'epoca in cui è fiorito lo stile spettacolare della Danza del Ventre, grazie all'apertura del celeberrimo Casinò del Cairo e al grande Cinema Egiziano che lo ha divulgato.

Ma cosa caratterizza lo stile della danza nell'Epoca d'Oro della Danza Orientale? E perchè è così affascinante?

L'eleganza e la forza d'impatto della danzatrice sul palco è data non solo dai costumi e dalle acconciature impeccabili, ma anche da una precisa cifra stilistica che è la traccia di base della danza di questo periodo meraviglioso.

L'immagine in alto è uno schizzo veloce, ma si può intuire subito, anche senza didascalia, che si tratta di un disegno che propone la danza di quell'epoca.

Perchè?

La prima cosa che balza agli occhi, guardando l'immagine, è il diverso orientamento della testa rispetto al corpo: il corpo guarda da una parte e il viso è orientato nella direzione opposta.

Poi ci sono le spalle, che diventano protagoniste non solo per i movimenti, ma anche perchè creano un punto di forza per lo sguardo. Le spalle si avvicinano al viso e, al di sopra di esse si affaccia, con discrezione, lo sguardo della danzatrice, a valorizzare i movimenti dei fianchi.

Quindi i movimenti non sono quasi mai proposti direttamente all'audience, ma sono offerti con grazia, quasi timidamente... anche quelli più energici e di terra.

Il pubblico viene "affrontato" quasi sempre di fianco. Al pubblico si offre il fianco, fiduciosamente, non ci sono quasi mai posizioni aperte frontali....
 e quando non si offre il fianco e la posizione è "diretta" allora, con discrezione, lo sguardo si rivolge altrove..

La danza è frizzante, a tratti veloce, a tratti lenta, con cambi di velocità e di direzioni a sorpresa per il pubblico.. ma la danzatrice, anche quando improvvisa, segue regole compositive molto precise...
Cambi di pose, legate tra loro da transizioni e passi particolari, molti dei quali ormai (purtroppo) abbandonati...

Tahia Carioca e Samia Gamal sono state le grandi maestre della Danza Orientale. I loro passi, i movimenti, l'accompagnamento delle braccia, lo sguardo, l'interpretazione della musica hanno gettato le basi della cifra stilistica della Golden Era...
Altre grandi danzatrici, fino ai tempi più recenti, hanno personalizzato con grande successo i loro insegnamenti e a loro volta hanno fatto scuola...
L'Epoca d'Oro della Danza del Ventre ha ancora tantissimo da insegnarci...

Nel prossimo stage del 15 novembre 2015 approfondiremo questo studio attraverso la composizione di una coreografia nello stile della Golden Era, in particolare studieremo Tahia Carioca e Samia Gamal

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venerdì 26 dicembre 2014

Coreografare °°3°° Struttura della musica e coreografia



N.B.
questo è il seguito dei precedenti post:
 "Coreografare°°1°° ........ Leggi 
e "Coreografare°°2°°...... Leggi



Nel precedente post ("Coreografare°°2°°) vi avevo lasciate a comporre la coreografa della prima parte del brano: dall'inizio a min. 2:24.
Una volta memorizzata la prima parte possiamo dedicarci alla seconda parte. Raccomando di dedicarsi a questo studio solo quando si ha tempo, voglia e si è concentrate.

(Quando mi riferisco alla prima parte del brano, questa si trova nel precedente post: Coreografare°°2°°...... leggi)

riprendiamo quindi da min 2:24



  • intermezzo: da min 2,24 a min. 3,02
  • °°voce solista 1; tre nuove frasi: 
  • da min 3,02 a 3;16
  • da min 3,16 a 3,29
  • ripete fino a min 3:57
  • °°voce solista 2; da min 3,57 a 4,23: straslitterazione Wa-la-t shaghilny, wa-la-t ha-ilny
  • Il coro: da min 4,23 a 4,37
  • intermezzo : da min. 4,37... e sfuma nel finale
Prendete nota su un foglio di queste altre frazioni della musica lasciando lo spazio per scrivere i passi che sceglierete.


E ora, un pezzetto alla volta, balliamo le frasi musicali della seconda parte. Notate che è quasi una ripetizione della prima parte, con l'aggiunta di nuove frasi della voce solista. Quindi noi aggiungiamo nuovi passi che armonizzino con il resto della coreografia.
  • intermezzo da min 2,24 a min. 3,02: si ripete identico. Quindi ripetiamo gli stessi passi, identici.
  • °°voce solista;da min 3,02 .qui il fraseggio è un po' diverso  rispetto alla prima parte. Possiamo suddividerlo a sua volta in 2 frasi, ciascuna delle quali è doppia
  •  2 volte la prima frase fino a min 3,16: scegliamo un nuovo movimento
  • due volte la seconda frase, da min 3,16 a 3,29: scegliamo un nuovo movimento
  • poi ripete il tutto fino a min 3,57
  • °°voce solista 2; da min 3,57 al coro. Danziamo con gli stessi movimenti della prima parte dove Warda cantava: "Wa-la-t shaghilny, wa-la-t ha-ilny..."
  • Il coro: da min 4,23 a 4,37. É uguale alla prima parte, perciò ripetiamo gli stessi movimenti aggiungendovi di una piccolissima variante. Possiamo eseguirli in modo più ritmato o  in pliè e relevé alternati ad esempio...
  • intermezzo e finale sfumato, da min 4,37 alla fine: balliamo con gli stessi passi dei precedenti " intermezzi", anche qui con l'aggiunta di una variante, ad esempio, un giro ogni due o tre passi. 
  • Sul finale sfumato chiudiamo con un lento inchino o nel modo che più ci ispira.
Una volta finita la composizione e la abbiamo memorizzata, danziamola più volte, anche se, nella sua semplicità, può risultare noiosa...
Danzandola e danzandola ancora, riusciremo a "sentire" quali arricchimenti apportare per completare la nostra coreografia. 
Annotiamo sempre tutto su un foglio. 
E danziamo più volte il risultato finale.
    P.S.
    In questo studio non ci siamo occupate dello spazio scenico, cioè dei disegni che la danzatrice compie muovendosi nello spazio, ne' della tridimensionalità, cioè l'uso della profondità dello spazio e dei diversi livelli della danza.
    Non abbiamo preso in considerazione le braccia, lo sguardo, gli strumenti musicali, i ritmi, la voce, le intonazioni ecc..
    Questo per semplificare al massimo l'esercizio di suddivisione della musica, di composizione della coreografia e di memorizzazione.

    Ho dato qualche indicazione sui passi, giusto per facilitare il lavoro, però potete ballare con quelli che volete.
    Vi consiglio comunque di seguire la traccia di composizione che vi ho dato: scegliete i vostri passi e ripeteteli, apportando qualche variazione dove la musica ripete i fraseggi delle parti precedenti. In questo modo creerete una coreografia con passi e movimenti in armonia tra loro.

    Anche se siete brave ad eseguire movimenti complessi, in questo esercizio di composizione coreografica, mantenetevi su cose molto semplici, finché avrete preso dimestichezza con il metodo.

    Questo è solo un "metodo", uno dei tanti, per comporre e memorizzare una coreografia. Se vi sembra impegnativo non vi preoccupate... coreografare "è" un lavoro molto impegnativo.. specialmente all'inizio...

    vi saluto con questo pensiero di Alden Dow:
    "Se vogliamo essere creativi … tutto ciò che dobbiamo fare è sviluppare un profondo senso dell’attenzione". 








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    sabato 20 dicembre 2014

    Coreografare°°2°° Struttura della musica e coreografia.






    .... dal precedente post "Coreografare°°1°°"... leggi

    Consiglio di dedicarsi a questo studio quando si ha tempo e voglia, si è concentrate e non distratte. Eventualmente spegnete il telefono.
     È uno studio abbastanza semplice, ma può risultare complicato se ci si distrae e si perdono i passaggi.
    Ho scelto questo brano perché si presta all'esercizio di suddivisione della musica e di composizione della coreografia senza dover necessariamente conoscere i ritmi arabi o contare  gli "8" delle frasi musicali.

    Faccio presente che questo è un esercizio adatto a chi studia danza orientale da qualche anno e conosce un buon numero di passi e movimenti.


    Nel precedente post vi ho lasciate all'ascolto  del brano Harramt Ahebek di Warda con qualche indicazione per l'ascolto.
    Ora vediamo come è strutturata la musica, per dividerla in parti coerenti:
    ascoltatela mentre controllate lo scorrere del tempo seguendo le indicazioni in basso. (con il puntatore sul video si vede lo scorrere dei secondi)






    Prima parte: dall'inizio a min 2,24
    • A) introduzione: dall'inizio del brano a  38' secondi
    • B) intermezzo: da 38 secondi a 1,15 minuti
    • C)  voce solista; da min. 1,15 a minuti 2,10
    • D) Il coro (ripete le frasi della voce solista); da 2,10 a 2,24 minuti
    Fine della prima parte.

    Per adesso  ci dedichiamo a "montare" una semplice coreografia di metà del brano e a memorizzarla. Una volta studiata bene e risolti i passaggi, passiamo alla seconda metà:

    Munitevi di carta e matita e scrivete le parti della musica indicate qui sopra, lasciando lo spazio necessario, tra una e l'altra, per prendere nota dei passi.
    • A) L'introduzione: dall'inizio del brano a  38' secondi; non si ripeterà più nel brano. Scegliamo un passo di entrata, uno qualsiasi, e annotiamolo sul foglio di carta. (tenete presente che questo è un esercizio, serve per imparare a coreografare a chi è alle prime armi, non è necessario che i passi siano quelli "giusti, scegliete i primi che vi vengono potrete cambiarli con calma in seguito)
    • B) L'intermezzo: va da 38' a min 1,15create una piccola combinazione di 2 passi, non di più, diversi dal passo dell'introduzione, possono essere i passi del cammello, oppure il passo del cavallo.Scegliamo dei passi per muoverci nello spazio così da poter danzare sul posto durate la parte cantata. Scriviamo i passi  sulla carta e ripetiamoli. N:B:(avete notato che l'intermezzo è costituito da una frase che si ripete 2 volte? (da 38' a 52 secondi la prima volta e da 52' a min 1,07 la seconda) Se volete, la seconda volta che ripete la frase potete scegliere un altro passo. Scrivete tutto.
    • NOTA: alla fine dell'intermezzo c'è ha una piccola premessa al canto che va da min.1,07 a min 1,15): in questi 9 secondi scegliamo movimenti che ripeteremo tali e quali la prossima volta che ci sarà questo piccolo intermezzo. Può essere una combinazione di scatti, passetti con giro o quello che ci sentiamo ispirate di fare. Scriviamoli e memorizziamoli.
    Prima di continuare, e di coreografare la parte del canto solista e del coro, ripetete più volte. Tenete pure in mano il foglio con gli appunti dei passi, finchè non li avrete memorizzati.



    Ed ora passiamo alla parte del canto, si procede allo stesso modo sia per ascoltare che per scegliere i passi, vi do qualche input:
    Ricordate cosa avevamo detto a proposito del Tarab nel precedente post?
    Scegliete quei movimenti che si addicono al sentimento della narrazione..
    • C) Canto voce solista da 1,15 a minuti 2,10. Create anche quì una piccola combinazione di due movimenti.. ad esempio un fiocchetto e una luna; adattateli al fraseggio del canto.. sentite che quando inizia a cantare ripete due volte la stessa melodia? Poi la cambia a min 1, 45 (traslitterazione "Wa-la-t shaghilny, wa-la-t hailn" -2 volte-) quindi cambiate i movimenti. 
    •  .....la voce solista cambia ancora frase a min 1.55 (traslitterazione-Baad elyolto, we elyamoltoh-2 volte) qui potete scegliere un movimento con il torace (un cerchio verticale; un fiocchetto, o quello che volete adattandolo al ritmo della musica. dove alla fine ripete più volte "i-i-i" in maniera ritmata  o più veloce.
    • D) Coro: Il coro ripete le stesse frasi della voce solista. Perciò noi nel coro ripetiamo le stesse combinazione che facevamo sulla voce solista, ma in modo più dinamico. Possiamo abbinarle a passi con cui ci  muoviamo un pochino nello spazio oppure giriamo. Ad esempio, se durante la voce solista facevamo il fiocchetto sul posto, qui con il fiocchetto giriamo oppure camminiamo
    Ricordo che questo è solo un esercizio di composizione!! Fate tutto in versione molto semplice.
    Anche se sembra una coreografia noiosa, non importa. Quello che importa è fare bene i movimenti e memorizzarli, e che si impari a "sezionare" un brano musicale e ad avere un metodo per comporre la propria coreografia, prenderne nota e memorizzarla.
    Quando si acquisirà padronanza nel coreografare e nel comprendere velocemente i propri appunti scritti sui passi, possiamo fare cose più complesse. Più ci si dedica a quest'arte e più si riuscirà!

    Vi lascio a comporre e memorizzare questa prima parte di coreografia mentre io preparo il post della seconda parte...
    Non mi stanco di raccomandarmi di dedicarvi a questo studio quando avete tempo e siete concentrate....

    Vi saluto con questo vecchio detto sulla danza:

    "La danza è come un amante geloso, vuole che le dedichiamo tanto tempo e attenzione, altrimenti ci abbandonerà"






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    giovedì 18 dicembre 2014

    Coreografare°°1°° Introduzione e ascolto della musica







    Il prossimo stage su questo tema sarà il 18 ottobre 2015:
     per le informazioni clicca quì


    Premessa
    Qualche giorno fa un'amica mi ha scritto chiedendomi qualche suggerimento per creare una coreografia di danza del ventre. Ho pensato di risponderle con un post sull'argomento.
    Mi sono accorta subito però, mentre scrivevo, che sarebbe stato un post lunghissimo, e che mettere tutto in un solo articolo, tentando di riassumere e comprimere i passaggi, sarebbe stato riduttivo, poco utile e poco chiaro.
    Così comincio da questa introduzione, seguita da un esercizio di ascolto della musica. Approfondirò l'argomento sviluppandolo in successivi post.

    Coreografare.

    Sono molti gli stili nella danza nella danza del ventre:

    I "megancé" sono coreografie di entrata. Il "megance" è la prima performance che si esegue in uno spettacolo, dove la danzatrice fa una presentazione di se stessa, del suo stile e del suo modo di esprimersi.
    La musica per il megancè, di solito è un pout pourri di stili che consente appunto di fare una performance di presentazione introduttiva.

    I folklori vari; il saiidi; le danza del deserto; il baladi tradizionale; i brani di percussioni; lo shabi, l'orientale ecc..
    Poi ci sono le danze con gli strumenti: il velo, il bastone, i cimbali, i fan veil ecc..

    Sono tutte danze che hanno una struttura diversa, alcune, per tradizione, dovrebbero essere solo improvvisate ma, pur volendo costruire una coreografia, i criteri per montarne una nello stile haggalla, ad esempio e una nello stile Orientale (raqs sharqi) sono diversi.

    Poi c'è il Tarab.
    Tarab non è uno stile di danza.
    Tarab, come verbo, in arabo significa: "essere mosso da gioia o tristezza, essere rapiti, trasportati dalla musica, dalla voce e dal racconto"; come sostantivo significa: piacere, delizia, rapimento, fascinazione ecc..
    Perciò, quando si balla un Tarab, è necessario conoscere il significato del testo. Se non si capisce l'arabo, lo si può cercare su internet oppure farselo tradurre.
     E, possibilmente, per interpretare un Tarab, bisognerebbe conoscere anche un minimo di gestualità egiziana .

    Per alcune persone è molto facile e istintivo costruire e memorizzare una coreografia.
    Altre devono lavorare parecchio, con metodo.
    In ogni caso, più coreografie si fanno e si memorizzano e più diventerà facile e veloce crearne altre.
     
    Consiglio inoltre di studiare bene i ritmi della musica araba: il malfoof, il baladi, il maqsum, il saiidi, il fellahi, l'ayoub, il masmoudi ecc..
    I ritmi sono moltissimi ma consiglio di cominciare con quelli che ho indicato, imparandone due alla volta.

    Su youtube ci sono diversi video dove ascoltare questi ritmi.
    Anche per imparare i ritmi ci vuole metodo. Scriverò altri post su quali scegliere da imparare per primi, come confrontarli per distinguerli e memorizzarli ecc..  


    Su tutti questi temi ho tenuto diversi stage in passato e probabilmente ne arriveranno altri in futuro. Quello che si impara a lezione è molto di più di quello che possono dare i consigli scritti in un articolo, che però possono essere di aiuto, specie se sono coadiuvati da lezioni o stage..

    Per ora, per non essere troppo prolissa, anche se è difficile non esserlo su questo argomento, mi limito a dare alcune indicazioni semplici su come riuscire a mettere insieme i passi e i movimenti su una musica semplice e a memorizzarli.

    Quindi cominciamo!

    1. Scegliamo una musica che ci piace tanto e ascoltiamola molte volte.
    2. Dobbiamo riuscire a memorizzare la melodia, gli accenti e i ritmi di base che la compongono.
    3. Impariamo prima la melodia a memoria fino al punto che possiamo canticchiarla mentre ascoltiamo la musica, senza fare errori.
    4. Impariamo anche gli accenti e gli abbellimenti a memoria, dobbiamo essere in grado di canticchiare anche quelli, (gli accenti possono essere il passaggio di uno strumento, il colpo di una percussione, una tripletta di cimbali. Colorano la "melodia", la abbelliscono, come la spilla su un vestito)
    5. Poi, in un altro momento dedichiamoci all'ascolto tentando di  isolare, nella nostra mente, i ritmi di sottofondo, anche se non ne ricordiamo il nome o non siamo sicure di quale ritmo si tratti, canticchiamolo come ci viene, mentre la musica va..
    6. Se risulta difficile farlo su tutta la musica, facciamolo su pezzi di brano di 30 secondi.. mettiamo il loop (A e B nei programmi di musica)
    7. Una volta che abbiamo memorizzato la musica e la riusciamo a canticchiare in tutte le sue parti, dovremmo essere in grado di capire come è strutturata: nelle musiche semplici c'è una parte introduttiva, c'è il ritornello tra un "discorso" e l'altro, e i ritornelli e i discorsi si alternano, spesso aggiungendo enfasi di nuovi strumenti nei successivi ripetersi. Queste parti si ripetono in genere 3-4 volte.
    8. Scegliamo i passi, pochi, che vogliamo ballare nel ritornello e sui brani, e prendiamo appunti. Io, generalmente li scrivo. Ho elaborato una serie di segni che indicano i diversi passi: il cammello, il cavallo, il passo incrociato alternato (sirtaki), le bilance, lo Zaki, il fiocchetto verticale, l'otto orizzontale, il sole ecc... preparerò alcuni disegni, da inserire in un successivo post per mostrare come io scrivo i passi. Con questi segni riesco a scrivere una coreografia intera e dettagliata, con tutti gli accenti, su un foglio A4. Per scrivere una coreografia semplice, come nel nostro caso, bastano poche righe!!
    Ho scelto questo brano per fare un esercizio insieme: cerchiamo di capire  come è strutturata la musica per "montare" e memorizzare una semplicissima coreografia, senza dedicarci, per il momento, allo stile e ai ritmi.




    Per ora vi lascio ascoltare questa musica: è Harramt Ahebek di Warda Al Djazairia
    ... ho tagliato e sfumato il finale....
    puntando con il mouse sulla parte bassa del video si può  vedere lo scorrere dei secondi



    Ed infine, per ispirarvi nell'ascolto, la traduzione del testo:

    "Ho smesso di amarti" (Harramt Ahebek):
    coro
    "Ho smesso di amarti, di amarti.
    Non mi ami tu, non mi ami tu.
    E stai lontano con il tuo cuore, il tuo cuore.
    E lasciami vivere e lasciami vivere.
    E non mi infastidire, e non pregarmi.
    Dopo ciò che mi hai detto, e che mi hai fatto 
    Io ho smesso di amarti.
    Non amarmi" 
    (x2)
    Solista:
    "Hai ferito il mio cuore, e dicesti di essere innocente.
    Emi hai lasciato sola nel mezzo della strada
    Vuoi la tua vita e i ricordi.
    Così non lasci niente.
    Non so perché mi amavi
    O se veramente mi amavi, o cosa?
    O tu pensi che puoi, ma non puoi.
    E il  mio cuore è il tuo, e tu lo controlli?"

    Insomma lei è parecchio assertiva... la danza anche lo sarà nel nostro atteggiamento.... non dobbiamo esasperare però...

    Per ora vi lascio all'ascolto della musica...
    Continueremo nel prossimo post, che arriverà a breve, a studiare la struttura di questo brano, che si intuisce facilmente. Vedremo come prenderne nota per "coreografarlo".
    É più facile di quello che si pensa.. potete già provare...
     







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    martedì 16 dicembre 2014

    Danza dei capelli: La mezza rotazione della testa.


     



     
    La mezza rotazione della testa (vedi post sulla rotazione intera) è simile alla rotazione intera, è più facile da eseguire e molto carina, più delicata e meno drammatica.
    La testa in questo caso non disegna un cerchio intero ma una “D”

    Mezza rotazione della testa vista di fronte


    Esercizio:

    Prendiamo sempre una buona postura con il bacino chiuso e le ginocchia un pochino flesse.
     
     
    
    
    
    
     
     
    Nella mezza rotazione verso destra:
    1. la testa si abbassa portando il mento nella fossetta tra le clavicole,
    2. poi ruota di lato portando l'orecchio destro sulla spalla destra (attenzione a non sollevare la spalla)
    3. e torna su al centro

    e si ricomincia la rotazione portando il mento giù.....

    Se ruotiamo la testa verso destra, noi, rispetto al pubblico, siamo un po' in diagonale, con la spalla destra verso il pubblico...
    Eseguiamola anche verso sinistra.



    Errori da non commettere.

    Sono gli stessi errori da evitare nella rotazione intera:
    1. Il naso non va mai in su; nel movimento n.3 la testa torna su dritta (Immagine "A")
    2. Quando incliniamo la testa sulla spalla, non dobbiamo ruotare il il viso verso la diagonale (immagine "B"). La linea del viso,anche se inclinata, resta sempre frontale (vedi immagine "C".

    Vedi nelle immagini le posizione giuste e quelle sbagliate
      Si

      (A) Non portare il naso in sù
      nel movimento n. 3
                                                                                    



      (C) Corretto. la testa si inclina di lato
       
      il naso non si orienta verso la diagonale





      Provate!  É facile ed è un movimento delizioso e delicato, la rotazione intera è più scenica, più drammatica in un certo senso...
       




       
      
      
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      domenica 14 dicembre 2014

      Sulla danza a Terra. La posizione della sirena




       

                                                       

      Nel precedente post sulla danza a terra (vedi link) ho consigliato, per prendere dimestichezza nelle performance a terra, di trascorrere molto tempo sedute su un tappetino e di cambiare spesso posizione.

      La posizione della “sirenetta”, su un fianco, è probabilmente una delle posizioni che assumiamo spesso..

      Avete notato che quando stiamo in questa posizione il peso della parte superiore del corpo grava sul braccio e sul polso che lo sostengono e dopo un po' ci stanchiamo?

      C'è un concetto da tenere sempre a mente quando si parla di peso:
      una parte del corpo che cade a peso “morto è più difficile da sostentere rispetto ad una parte dove i muscoli sono attivi.

      Nella posizione della “sirenetta” il torace tende ad “accasciarsi” facendo assumere all'articolazione della spalla una posizione non corretta che, tra l'altro, deve sostenere anche tutto il peso della parte superiore del corpo.

      Nelle due immagini in basso sono riportati gli esempi del torace che si abbandona sul braccio senza il sostegno dei muscoli obliqui e degli addominali (prima immagine).
      E di una posizione, quella corretta, dove il torace viene spinto lontano dal braccio grazie ai muscoli obliqui e gli addominali. (seconda immagine)


      posizione scorretta: il torace è abbandonato sul braccio;
      la linea che va dalla spalla al polso è obliqua


      Nella posizione corretta il torace è sostenuto

       Nella posizione corretta (seconda immagine) il polso poggia esattamente sotto la spalla. né più avanti, né più indietro, né troppo lontano dal corpo né troppo vicino. Controllate bene!!! Esattamente al di sotto della spalla.

      L' appoggio del braccio perpendicolare al pavimento e il torace sostenuto e tenuto lontano dal braccio sono la base dei successivi movimenti che prendono vita da questa posizione: es. la “gamba serpente”; il bacino che si solleva e disegna otto e cerchi; anche il torace può disegnare otto e cerchi!!
      Teniamo a mente che quando anche il bacino si solleva dal pavimento la spalla e i braccio devono sostenere un peso maggiore.

      Perciò, quando prendiamo la posizione della sirena controlliamo sempre che il braccio che ci sostiene sia poggiato nel modo giusto e che il torace sia sostenuto

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      lunedì 8 dicembre 2014

      La rotazione delle mani. I "fiori"


      La rotazione delle mani,





      Uno dei movimenti più naturali delle mani è la rotazione. É simile a quella del flamenco, 
      molti nella Danza del Ventre, infatti, la chiamano “Floreo”.

      I movimenti delle mani sono belli quando appaiono naturali, non troppo forzati, e quando le dita sono chiuse perchè le mani risultano più affusolate ed eleganti. 

      Spesso si vede un movimento delle dita, nel momento in cui la rotazione finisce e sta per riprendere, che si chiudono all'interno, sul palmo, come se stessimo facendo “ciao”.

      Questo movimento mi ricorda un po' quando mia zia preparava la crostata "sbrisolona", perché somiglia al movimento di sbriciolare l'impasto della crostata.

      Non si può dire che sia un movimento bellissimo, perché fa finire bruscamente, in un "vortice" la linea morbida e sinuosa delle braccia. 
      Marta Graham diceva che nostre braccia hanno origine dalla schiena perché un tempo erano ali

      Allora, se nella rotazione a un certo punto chiudiamo troppo le dita verso il palmo, come se stessimo facendo “ciao”, daremo l'impressione che le ali si stiano "arricciando" in un vortice alla fine del “piumaggio”. Non è bello!

      Ecco un piccolo esercizio per rendere velocemente la rotazione delicata e naturale.

      Se volete, potete prima dare un'occhiata al post precedente sulle mani (vedi post)


      Occorrente: una scodella o una tazza.







      Esercizio:




      Avviciniamo tra loro le dita ben distese. 
      Con la punta del dito medio accarezziamo il bordo della scodella in tutta la sua circonferenza.

      Teniamo il gomito fermo, non ruotiamolo insieme alla mano, eventualmente poggiamo il gomito su un tavolo mentre facciamo l'esercizio.

      Eseguiamo le rotazioni sia in senso orario sia in senso anti-orario. (10 X 10)

      Poi ripetiamo il movimento senza la tazza, immaginiamo soltanto che ci sia. 

      La mano dovrebbe aver preso una rotazione più morbida e delicata, con le dita che restano distese e che si curvano solo un pochino verso il palmo, alla fine di una rotazione e l'inizio di quella successiva.

      Una raccomandazione, quando ruotiamo le mani diamo una andatura costante e uguale a entrambe, non troppo veloce.

      Ricordiamo che quando danziamo, il movimento di una sola mano, a meno che non sia voluto, somiglia più a un tic che a un movimento di danza.... il più delle volte infatti inizia con uno scatto del polso...





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      venerdì 5 dicembre 2014

      MUOVERE IL TORACE 1 movimenti orizzontali e verticali





      I movimenti del torace.

      Sono belli, è bello vedere una danzatrice che isola e muove il torace come se questo avesse una vita propria, senza sforzo. Fa cerchi, fiocchetti, otto, con la stessa disinvoltura di quando sposta una ciocca di capelli dal viso.

      Non sempre è così, anzi, quasi mai...
      Ho elaborato alcuni piccoli esercizi, da fare sedute su una sedia, che possono essere molto utili sia per chi sente che fa molta fatica a muovere il torace, che per intensificare e fluidificare i movimenti per chi li sa già fare.
      Questi sono esercizi che ci faciliteranno molto nell'eseguire le figure del torace: otto, fiocchetti, serpenti, cammelli, gatto ecc.
      Non solo per chi pratica la danza del ventre. Sono molto utili anche per chi vuole imparare a padroneggiare i movimenti del torace nelle danze Latino Americane, l'hip hop, la danza moderna e altro...

      Il torace si muove, da solo, grazie all'impiego di muscoli che lo spostano e di altri muscoli che tengono ferme le altre parti del corpo.

      Spiegare questo movimento a partire dai muscoli sarebbe come spiegare di prendere un bicchiere d'acqua attivando il muscolo adduttore del pollice, il deltoide della spalla, il bicipite del braccio e non so quanti altri muscoli... finiremmo con il morire di sete!!

      Proviamo a fare così:
      mettiamoci a cavalcioni su una sedia, come i cow-boys nei saloon.
      Afferriamo lo schienale, solidamente, con le mani.
      Teniamo il sedere ben incollato alla sedia, le spalle ben giù e la testa dritta.

      Eseguiamo per primi i movimenti verticali indicati dalle linee gialle:

      • solleviamo lo sterno verso l'alto, seguendo una linea verticale immaginaria, mantenendo ferme le spalle giù.
      • Abbassiamo lo sterno più in passo che possiamo evitando di fare la gobba
      Sono i movimenti di lift e drop del torace.
        Questi movimenti, all'inizio, possiamo eseguirli aiutandoci con la respirazione: inspiriamo per sollevare ed espiriamo per abbassare, col tempo diventano indipendenti.
        ricordate di tenere sempre le spalle ferme giù, utilizzando le scapole (vedi post).
        Eseguiamo questi movimenti verticali lentamente, per un paio di minuti.



        Poi eseguiamo i movimenti orizzontali indicati dalle le linee blu per un paio di minuti,






        • Facciamo scivolare il torace verso destra, in orizzontale, come fosse un cassetto che esce di lato.
        • Portiamo al centro.
        • Poi spostiamolo verso sinistra.

        Manteniamo questo movimento ben orizzontale. Immaginiamo di avere una tavoletta dietro la schiena all'altezza delle scapole dove il dorso scivola a destra e sinistra mantenendo sempre il contatto con la tavoletta.
        Stiamo facendo un movimento lato-lato del torace.

        Il torace non si inclina di lato verso un fianco, ne' sporge in avanti: scivola soltanto su una linea orizzontale da un lato all'altro.

        Come nel movimento della testa (vedi il post)

        Continuiamo così per un paio di minuti.

        Sentite cosa succede nella zona sul punto vita a sinistra cioè dalla parte opposta a quella dove esce il torace?
        Si sente una contrazione dei muscoli che stanno spingendo il torace verso destra.

        Assecondiamo e aiutiamo questi muscoli anche con un intervento volontario, contraiamoli volontariamente nello spingere di lato il torace e vediamo che, una volta che sono diventati più forti e che riusciamo a controllarli volontariamente, ce la fanno da soli a fare il movimento e il torace si sposta di lato sempre più autonomamente, fluidamente, isolandosi dal resto del corpo..

        Movimento Antero-Posteriore del torace:
        (non c'è l'immagine, è facilissimo)
        Dopo un paio di minuti di movimento lato-lato, riportiamo il torace al centro e facciamo una bella gobba: facciamo scivolare il torace indietro tra le scapole, poi tiriamolo avanti finché lo sterno va a toccare lo schienale della sedia (ricordate? stiamo a cavalcioni sulla sedia).

        Quest'ultimo era il movimento antero-posteriore del torace.

        Continuiamo a fare questo movimento antero-posteriore per ancora 2 minuti.

        Possiamo continuare ad esercitarci anche sui movimenti obliqui del torace,
        le indicazioni sono in un altro post, clicca quì


        Dopo un po' di tempo che eseguiamo questi movimenti, ci accorgiamo che ci risultano sempre più facili, e siamo pronte per “comporre” belle figure pulite con il torace, cerchi otto, fiocchetti ecc..




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        I MOVIMENTI DEL TORACE / 2- I movimenti obliqui.




        Dopo avere eseguito gli esercizi del post 1 (vedi post) sui movimenti orizzontali e verticali del torace, ora eseguiamo gli esercizi obliqui:


        Sedute sulla sedia, afferriamo lo schienale con le mani, 
        le natiche restano sempre ben poggiate alla sedia, la schiena diritta e le spalle tenute in basso dalle scapole (vedi il post sulle braccia)

        seguiamo per prime le linee verdi:
        1. incliniamo leggermente il torace in basso a destra, come se volessimo avvicinare le coste alla cresta iliaca, poi facciamolo scivolare fuori in in obliquo seguendo la direzione della freccia.
        2. Torniamo nella posizione di partenza
        3. Eseguiamo lo stesso movimento a sinistra.

        (Questo movimento somiglia a quello che fa un motociclista in curva. Possiamo immaginare di essere in moto e prendere delle curve)

        Eseguiamolo per un minuto circa senza sforzarci troppo, deve essere piacevole... come in generale tutti gli esercizi che facciamo, mai tirare o sforzare troppo.



        Ora seguiamo le linee color corallo:
        1. solleviamo lo sterno verso destra in alto in una linea obliqua
        2. torniamo al centro
        3. poi solleviamo lo sterno a sinistra

        Ricordiamoci sempre di non coinvolgere le spalle quando sollevano il torace, che devono rimanere in basso, tenute dalle scapole... come se la cosa non le riguardasse.. 

        quando io isolo una parte del corpo, cioè quando non muovo una parte del corpo che vorrebbe prendere parte al movimento, non lo faccio con sforzo, semplicemente faccio finta che quella parte resti “indifferente"

        Ora facciamo una bella gobba, espirando e lasciando scivolare il torace indietro tra le scapole, per rilassare tutti i muscoli..

        Dopo un po' di tempo che eseguiamo questi movimenti, ci accorgiamo che ci risultano sempre più facili e siamo pronte per “comporre” belle figure pulite con il torace, cerchi otto, fiocchetti ecc..




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