giovedì 18 dicembre 2014

Coreografare°°1°° Introduzione e ascolto della musica







Il prossimo stage su questo tema sarà il 18 ottobre 2015:
 per le informazioni clicca quì


Premessa
Qualche giorno fa un'amica mi ha scritto chiedendomi qualche suggerimento per creare una coreografia di danza del ventre. Ho pensato di risponderle con un post sull'argomento.
Mi sono accorta subito però, mentre scrivevo, che sarebbe stato un post lunghissimo, e che mettere tutto in un solo articolo, tentando di riassumere e comprimere i passaggi, sarebbe stato riduttivo, poco utile e poco chiaro.
Così comincio da questa introduzione, seguita da un esercizio di ascolto della musica. Approfondirò l'argomento sviluppandolo in successivi post.

Coreografare.

Sono molti gli stili nella danza nella danza del ventre:

I "megancé" sono coreografie di entrata. Il "megance" è la prima performance che si esegue in uno spettacolo, dove la danzatrice fa una presentazione di se stessa, del suo stile e del suo modo di esprimersi.
La musica per il megancè, di solito è un pout pourri di stili che consente appunto di fare una performance di presentazione introduttiva.

I folklori vari; il saiidi; le danza del deserto; il baladi tradizionale; i brani di percussioni; lo shabi, l'orientale ecc..
Poi ci sono le danze con gli strumenti: il velo, il bastone, i cimbali, i fan veil ecc..

Sono tutte danze che hanno una struttura diversa, alcune, per tradizione, dovrebbero essere solo improvvisate ma, pur volendo costruire una coreografia, i criteri per montarne una nello stile haggalla, ad esempio e una nello stile Orientale (raqs sharqi) sono diversi.

Poi c'è il Tarab.
Tarab non è uno stile di danza.
Tarab, come verbo, in arabo significa: "essere mosso da gioia o tristezza, essere rapiti, trasportati dalla musica, dalla voce e dal racconto"; come sostantivo significa: piacere, delizia, rapimento, fascinazione ecc..
Perciò, quando si balla un Tarab, è necessario conoscere il significato del testo. Se non si capisce l'arabo, lo si può cercare su internet oppure farselo tradurre.
 E, possibilmente, per interpretare un Tarab, bisognerebbe conoscere anche un minimo di gestualità egiziana .

Per alcune persone è molto facile e istintivo costruire e memorizzare una coreografia.
Altre devono lavorare parecchio, con metodo.
In ogni caso, più coreografie si fanno e si memorizzano e più diventerà facile e veloce crearne altre.
 
Consiglio inoltre di studiare bene i ritmi della musica araba: il malfoof, il baladi, il maqsum, il saiidi, il fellahi, l'ayoub, il masmoudi ecc..
I ritmi sono moltissimi ma consiglio di cominciare con quelli che ho indicato, imparandone due alla volta.

Su youtube ci sono diversi video dove ascoltare questi ritmi.
Anche per imparare i ritmi ci vuole metodo. Scriverò altri post su quali scegliere da imparare per primi, come confrontarli per distinguerli e memorizzarli ecc..  


Su tutti questi temi ho tenuto diversi stage in passato e probabilmente ne arriveranno altri in futuro. Quello che si impara a lezione è molto di più di quello che possono dare i consigli scritti in un articolo, che però possono essere di aiuto, specie se sono coadiuvati da lezioni o stage..

Per ora, per non essere troppo prolissa, anche se è difficile non esserlo su questo argomento, mi limito a dare alcune indicazioni semplici su come riuscire a mettere insieme i passi e i movimenti su una musica semplice e a memorizzarli.

Quindi cominciamo!

  1. Scegliamo una musica che ci piace tanto e ascoltiamola molte volte.
  2. Dobbiamo riuscire a memorizzare la melodia, gli accenti e i ritmi di base che la compongono.
  3. Impariamo prima la melodia a memoria fino al punto che possiamo canticchiarla mentre ascoltiamo la musica, senza fare errori.
  4. Impariamo anche gli accenti e gli abbellimenti a memoria, dobbiamo essere in grado di canticchiare anche quelli, (gli accenti possono essere il passaggio di uno strumento, il colpo di una percussione, una tripletta di cimbali. Colorano la "melodia", la abbelliscono, come la spilla su un vestito)
  5. Poi, in un altro momento dedichiamoci all'ascolto tentando di  isolare, nella nostra mente, i ritmi di sottofondo, anche se non ne ricordiamo il nome o non siamo sicure di quale ritmo si tratti, canticchiamolo come ci viene, mentre la musica va..
  6. Se risulta difficile farlo su tutta la musica, facciamolo su pezzi di brano di 30 secondi.. mettiamo il loop (A e B nei programmi di musica)
  7. Una volta che abbiamo memorizzato la musica e la riusciamo a canticchiare in tutte le sue parti, dovremmo essere in grado di capire come è strutturata: nelle musiche semplici c'è una parte introduttiva, c'è il ritornello tra un "discorso" e l'altro, e i ritornelli e i discorsi si alternano, spesso aggiungendo enfasi di nuovi strumenti nei successivi ripetersi. Queste parti si ripetono in genere 3-4 volte.
  8. Scegliamo i passi, pochi, che vogliamo ballare nel ritornello e sui brani, e prendiamo appunti. Io, generalmente li scrivo. Ho elaborato una serie di segni che indicano i diversi passi: il cammello, il cavallo, il passo incrociato alternato (sirtaki), le bilance, lo Zaki, il fiocchetto verticale, l'otto orizzontale, il sole ecc... preparerò alcuni disegni, da inserire in un successivo post per mostrare come io scrivo i passi. Con questi segni riesco a scrivere una coreografia intera e dettagliata, con tutti gli accenti, su un foglio A4. Per scrivere una coreografia semplice, come nel nostro caso, bastano poche righe!!
Ho scelto questo brano per fare un esercizio insieme: cerchiamo di capire  come è strutturata la musica per "montare" e memorizzare una semplicissima coreografia, senza dedicarci, per il momento, allo stile e ai ritmi.




Per ora vi lascio ascoltare questa musica: è Harramt Ahebek di Warda Al Djazairia
... ho tagliato e sfumato il finale....
puntando con il mouse sulla parte bassa del video si può  vedere lo scorrere dei secondi



Ed infine, per ispirarvi nell'ascolto, la traduzione del testo:

"Ho smesso di amarti" (Harramt Ahebek):
coro
"Ho smesso di amarti, di amarti.
Non mi ami tu, non mi ami tu.
E stai lontano con il tuo cuore, il tuo cuore.
E lasciami vivere e lasciami vivere.
E non mi infastidire, e non pregarmi.
Dopo ciò che mi hai detto, e che mi hai fatto 
Io ho smesso di amarti.
Non amarmi" 
(x2)
Solista:
"Hai ferito il mio cuore, e dicesti di essere innocente.
Emi hai lasciato sola nel mezzo della strada
Vuoi la tua vita e i ricordi.
Così non lasci niente.
Non so perché mi amavi
O se veramente mi amavi, o cosa?
O tu pensi che puoi, ma non puoi.
E il  mio cuore è il tuo, e tu lo controlli?"

Insomma lei è parecchio assertiva... la danza anche lo sarà nel nostro atteggiamento.... non dobbiamo esasperare però...

Per ora vi lascio all'ascolto della musica...
Continueremo nel prossimo post, che arriverà a breve, a studiare la struttura di questo brano, che si intuisce facilmente. Vedremo come prenderne nota per "coreografarlo".
É più facile di quello che si pensa.. potete già provare...
 







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1 commento:

domy ha detto...

Ciao,io ho difficoltá a memorizzare i le coreografie,hai qualche consiglio per questo?

Zara Danza Orientale

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Zara Danza Orientale: Insegnante di danza del ventre a Roma. Corsi annuali per principianti e intermedi/avanzati Stage a tema durante l'anno.
In questo blog condivido molti appunti che possono essere un utile promemoria per le mie allieve. Alcuni sono semplici da seguire anche da chi non studia danza.
Raccomando, quando ci sono dubbi, di chiedere sempre chiarimenti alla propria insegnante.

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